Improvviso stop alla diffusione dei sistemi 3D nelle sale cinematografiche: in seguito al caso di una ragazzina di 3 anni che ha accusato dei fastidi dopo la visione di Alice in Wonderland in 3D, il ministero della salute ha emanato una circolare che mette seri paletti ai cinema tridimensionali: sono da oggi vietati infatti gli spettacoli in 3D ai minori di 6 anni, e l’uso di occhiali 3D non monouso.
Questo significa limitare fortemente la fruizione dei film, visto che molti dei film attualmente in 3D sono dedicati ai bambini, ma sopratutto è una batosta per le sale cinematografiche che hanno investito nella tecnolgia Xpand3D, quella che prevede degli occhiali elettronici a batteria comandati da un emittitore infrarosso dietro lo schermo.
Questa tecnologia fa uso di occhiali elettronici, dotati di shermi lcd che vengono oscurati ciclicamente dietro comando dell’emettitore. Per via di questa tecnologia gli occhiali hanno un costo molto elevato pertanto vengono restituiti dallo spettatore al cinema, che provvede all’igenizzazione e alla sterilizzazione prima del sucessivo utilizzo. Il fatto di riutilizzare gli occhiali inoltre è un vantaggio per l’ambiente (meno rifiuti) e per le tasche del consumatore, visto che permette un risparmio tra i 50 cent e 1 euro a spettatore.
Da oggi i famosi occhiali rossi riutilizzabili made in USA non potranno piu essere usati, sia perche non monouso e sia per l’assenza del marchio CE, ora necessario perche gli occhiali 3d vengono assimilati a normali occhiali da sole, pertanto la marchiatura CE che non era necessaria in precedenza diventa obbligatoria.
Questo significa togliere agli spettatori la possibilita di godere di una tecnologia di visione migliore, quella degli occhiali elettronici attivi, costringendo le sale a cambiare tecnologia, senza aver potuto neanche ammortizzare i costi di occhiali e sopratutto server video per il 3D, visto che per passare alla tecnologia concorrente con occhiali passivi (real3d) dovranno praticamente rifare per intero l’investimento, potendo recuperare solo i proiettori digitali.
Questo significa dare una batosta ai gestori delle sale cinematografiche gia un crisi, che avevano affrontato ingenti investimenti per dotarsi della tecnologia di visione 3D, e da un’altra parte puzza molto della solita legge ad personam pro Berlusconi.
Di fatti la tecnologia con gli occhiali polarizzati monouso , la real3d, è proprio quella utilizzata dalla nuova catena di cinema multisala di proprieta del premier (in società con Benetton) , The space Cinemas, recentemente nata dalla fusione delle attivita dei Medusa Multicinema e di Warner Village Cinemas Italia.