Il tormentone di questi giorni nella stampa internazionale riguarda il body scanner, ovvero uno strumento che installato negli aeroporti al posto degli attuali metal detector permette di sottoporre le persone allo stesso trattamento che subiscono i bagagli a mano quando entrano nello scatolotto ai raggi X.
Insomma il mito degli occhialini che permettono di vedere attraverso i vestiti, sogno proibito di ogni adolescente anni’ 70/80 che illustrava così mirabilmente l’ultima pagina di Diabolik o de L’Intrepido diventa realtà.
Il dilemma però è sempre lo stesso: a cosa dare priorità alla sicurezza o alla privacy dei cittadini?
Per rispondere a questa domanda che non è per nulla facile sarebbe utile chiedersi quanto questi strumenti siano realmente utili ad accrescere e migliorare i controlli che già ci sono, insomma capire se ne vale la pena rendere imbarazzanti i controlli per via del nude look e aumentare i tempi e le file agli aeroporti rispetto alle lungaggini che già ci sono a causa dell’attentato dell’11 settembre 2001.
Intanto dalle foto esemplificative che vengono pubblicate sui giornali e sui siti di informazione che ritraggono corpi maschili e femminili volutamente poco attraenti con pistole in ogni dove non sembrerebbe. Una persona con una pistola alla cintola o all’altezza della coscia verrebbe beccata al volo anche ora, senza bisogno di body scanner. Più utile sarebbe se identificasse, come sembrerebbe, la presenza di materiale esplosivo che, non essendo metallico e nemmeno voluminoso, riuscirebbe a passare indisturbato attraverso i metal detector.
Ma non ci sono altri metodi per rilevare la presenza di esplosivo? Sembrerebbe di sì, ci sono ad esempio i cani antiesplosivi che sono all’opera da qualche anno.
Difficile sarebbe invece fare a meno di uno strumento del genere nel caso il terrorista portasse l’esplosivo nel suo apparato digerente o genitale.
Insomma, non ci si vuole sostituire agli esperti che in questi giorni stanno coadiuvando i governi nazionali e le autorità aeroportuali per prendere una decisione a riguardo ma come al solito tutto questo clamore intorno a questi strumenti che rispunta ciclicamente ad ogni allarme terroristico sembra costruito ad arte dai media.
L’episodio americano che tanto ha fatto arrabbiare Obama ad un’analisi approfondita ha mostrato numerose falle dovute a noncuranza e distrazione e non ad un deficit di tecnologia.
Se con il body scanner ci fosse l’assoluta sicurezza di migliorare i controlli antiterroristici, certo non di annullare il rischio ma almeno di tenerlo molto basso e comunque più basso di ora, ben vengano anche le radiografie a tutto schermo, i ridolini degli addetti ai controlli, l’assembramento quando al body scanner passa un’avvenente fanciulla o si scopre che qualche uomo attempato ama indossare il perizoma.
Sicuramente, nel caso venissero adottati, nei siti porno ci sarà una categoria in più dedicata a questo tipo di immagini.
Si fa presto a dire body scanner
symbel (redattore)