Notizie in tavola

Notizie in tavola Le vacanze natalizie e di fine anno sono un incredibile strumento di ampliamento della zona addominale e una palestra per il fegato e l’intestino.
Il cervello lavora molto meno, e non è un male, e ancor meno sorge l’esigenza di rimanere davanti alla tv. I TG mandano in onda i soliti servizi sulla crisi, su cosa gli italiani mangeranno nei cenoni e su quante dita mozzate hanno portato in dote i botti di Capodanno.
Per tornare in carreggiata alla fine dei prima di affrontare l’ultima festività, quella dell’Epifania o per i non credenti la più tradizionalmente conosciuta Befana, proviamo a riassumere le principali degne di commento dei giorni scorsi.
Alcune di queste, soprattutto quelle relative alla politica, sono ancora in pieno dibattito e non è detto non sgomitino nei prossimi giorni per meritarsi ancora le prime pagine dei giornali.

Il
Abbiamo sentito di un preoccupato per la sicurezza, dopo il fallito attacco terroristico ancora una volta su un volo aereo, sventato all’ultimo momento grazie anche ai passeggeri e ad un innesco malfunzionante.
Si rivede l’ombra oscura di AlQuaeda e giustamente il premio nobel per la Pace se la fa un po’ sotto e convoca un incontro strordinario con tutti i responsabili della sicurezza per stringere le maglie dei controlli. Il risultato saranno file più lunghe in aeroporto, nuove paranoie e teste che cadranno in alto tra gli alti funzionari. Obama incomincia ad assaggiare la parte amara della presidenza USA, se lo doveva aspettare, non può andar sempre a ritirar premi o a fare battute da Letterman, ogni tanto si deve lavorare.

Il Gas e la nostalgia della Guerra Fredda
Intanto sempre per rimanere agli esteri c’è un po’ di maretta tra Putin e il suo collega ucraino Tymoshenko, sempre per via della solita questione dei gasdotti, problema che si ripresenta ciclicamente quando il mercurio scende al di sotto della media stagionale. Putin sa il fatto suo e ci butta dentro anche il riarmo nucleare cosa che a Barack ha dato un po’ di fastidio.

Proteste e sangue
In la situazione precipita e le piazze sono ancora ricoperte di sangue. Oltre alla soppressione delle rivolte con le armi il suo leader Mahmoud Ahmadinejad continua a spararle grosse coinvolgendo l’Occidente e accusando gli americani di fomentare e sostenere le proteste.

e buoni propositi
Si continua a parlare di riforme sulla scia dei buoni propositi scaturiti dal gesto sconsiderato di Tartaglia verso Silvio , ma non se ne mette in cantiere nemmeno una. Questo continuo parlare di riforme senza seguito pratico comincia a stufare, da più parti si chiede ai politici di darsi da fare addirittura se lo dicono tra di loro, ma all’orizzonte non si vede nulla. Prima che ci si butti nel caos organizzato della campagna elettorale per le amministrative sarebbe opportuno cominciare.

Le apparizioni di Silvio
Intanto il “Silvio Incerottato” fa la sua comparsa in un centro commerciale vicino Arcore a fare acquisti e stringere mani. Due grossi cerotti, uno sulla guancia e uno sul naso, sono il simbolo dell’aggressione ma anche, così ostentati, il segno che il presidente vuol mettere in chiaro che lui c’è e vuole le attenzioni tutte per sé. Avevate dubbi in proposito?

Il discorso del Presidente e le schegge impazzite
Il presidente ha fatto il suo discorsetto alla Nazione, oltre alla cose che un presidente deve dire in quanto presidente è da sottolineare il richiamo alle riforme, comprese quelle sulla giustizia e sulla seconda parte della Costituzione.
Tutti d’accordo ma Brunetta, il bignami del ministro, sente il bisogno di rilanciare e vuole anche la modifica della prima parte della Carta, a partire dall’articolo 1 che secondo lui non vuol dire nulla e in effetti ha ragione ma non sembra opportuna la tempistica, è come chiedere l’aggiunta di due piani ad un palazzo in una riunione di condominio dove non ci si mette d’accordo nemmeno sul colore della facciata.
Da parte sua propone un di Stato a Berlusconi con tanto di aereo e donzelle al seguito purché si tolga dalle palle. Una proposta in stile IDV, ovviamente provocatoria ma che da l’idea di due galletti nel pollaio (De Magistris e ) che cominciano a fare a sportellate sorpassandosi a vicenda.

Il giochino della politica
Le parole della politica più gettonate di queste sono state: riforme, ad personam, piduista, dialogo, inciucio. Associatele voi ai nomi dei personaggi politici che le hanno più pronunciate, non sembra particolarmente difficile.

Il mercato di Gennaio
In ambito sportivo spicca l’allenamento di fine anno di , un ragazzo volenteroso che anche in amichevole con una squadra di secondo piano non è riuscito a metterla dentro.
che dice di aver sentito la mancanza del Milan e la moglie che più pragmaticamente dichiara di volersi tuffare nelle vetrine nei negozi e sguazzarci a colpi di carte di credito.
Il ritorno di alla Juve che mette un po’ apprensione a Ferrara che pare veda il faccione paffuto di Hiddink ovunque, una spada di damocle non da poco.

Oggi tante altre notizie brulicano tra le pagine dei giornali, tanti spunti, si riparte.

symbel (redattore)

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