Dopo quasi una giornata di camera di consiglio, finalmente il verdetto del delitto di Perugia è stato emanato: i due fidanzatini sono stati ritenuti colpevoli.
L’americana e il pugliese infatti passeranno i prossimi anni in carcere: ventisei per Amanda e venticinque per Raffaele Sollecito.
Amanda è stata anche condannata per calunnia, per via delle false accuse nei confronti di Patrick Lubumba, che sara risarcito con 40.000 euro.
25.000 euro di risarcimento andranno invece alla proprietaria dell’appartamento dove avvenne il delitto.
Alla fine si è convalidata la ricostruzione dei pm: la sera del delitto, in uno strano gioco gioco sessuale, nato sotto i fumi di alcol e stupefacenti, ci fu violenza sessuale, compiuta da Rudy Guede, mentre la coltellata mortale è stata inflitta da Amanda, con Raffaele che teneva ferma la vittima.
Alla fine le previsioni erano azzeccate, adesso dovremmo sentire le lamentele dei media USA, che attaccheranno il sistema giudiziario italiano, un po come fà da sempre il nostro premier.
E in effetti i primi echi arrivano dalla senatrice americana Maria Cantwell che ha fatto sapere, che conta di coinvolgere il governo anche per verificare se la giuria di Perugia “non sia stata contagiata da anti-americanismo” e di portare le sue preoccupazioni all’attenzione direttamente del segretario di Stato, Hillary Clinton. Peccato che non si renda conto che la motivazione per cui siano stati tirati in ballo nel processo di diversi stranieri è dovuta alla presenza nel capoluogo umbro della rinomata università per stranieri, dove studiano ragazzi di ogni nazionalità come quelli coinvolti nell’omicidio.
Grande risalto alla notizia della sentenza in tutti i grandi media internazionali. I quotidiani dagli stati uniti, al regno unito, alla spagna pubblicavano la notizia in prima pagina e persino Al Jazeera ha iniziato il suo tg con la notizia.
Tra pochi anni saranno liberi e scriveranno qualche libro.