Sangue alle piante

Un consiglio per chi ha il .
Chi vive in , magari piccolo vista la crisi immobiliare e i prezzi ai quali viene venduta una casetta con giardino, ma non può prescindere dal “coltivare” il suo hobby di solito si circonda di vasi e per abbellire l’ambiente o semplicemente renderlo più vivo.
Una difficoltà delle piante d’appartamento è quella di trovare sempre la giusta collocazione e la giusta dose d’acqua in modo che abbiano un buon mix di illuminazione naturale e idratazione.
Un eccesso dell’uno e dell’altro elemento posso causare l’ingiallimento delle foglie o l’imputridimento delle radici.
L’ideale sarebbe anche trovare il giusto e le giuste vitamine da sistemare nei vasi in modo che proteggano e facciano bene alla piantina e non ammorbino l’ambiente circostante, soprattutto se i locali sono di piccole dimensioni.
Le nostre nonne ad esempio infilavano nella terra del vaso un vecchio coltello da cucina che, man mano che arruginiva a contatto con la terra umida, forniva la giusta dose di ferro.
Un rimedio artigianale ma molto efficace.
E se volessimo fornire alle nostre piantine una buona dose di naturali perché crescano belle e rigogliose?
La soluzione è nel corpo umano.
Il è quel liquido in cui “galleggiano” le cellule sanguigne che contiene proteine, nutrienti, prodotti del metabolismo, ormoni e elettroliti inorganici.
Il suo colore è giallino simile a quello dell’urina.
La sua composizione è costituita principalmente da acqua(92%), proteine(7%) e sali minerali.
E’ noto che una cura di proteine è molto efficace per le piante che soffrono di stress abiotici infatti il confronto fra piante cresciute in condizioni normali e di stress permette di identificare proteine con variazioni significative visualizzabili in seguito ad analisi mediante spettrometria di massa.
La crescita delle piante è fortemente influenzata dalle condizioni ambientali ed in particolare dagli stress. Gli stress biotici sono causati da organismi viventi quali funghi, batteri, nematodi, insetti, mentre gli stress abiotici, quelli che interessano la nostra analisi, sono causati da fattori ambientali quali disponibilità idrica, qualità della luce, temperatura, qualità dell’acqua disponibile, ozono, metalli pesanti. Insomma problemi tipici di ambienti fortemente urbanizzati.
Proviamo ad unire le due cose: piante che soffrono e che si avvantaggerebbero di una bella cura di proteine e il plasma sanguigno che è ricco di proteine naturali. Due più due fa quattro!
Innaffiamo le piante d’appartamento con il plasma sanguigno e il gioco è fatto!
Ipotesi astrusa? Eppure in Cina qualcuno ci ha già pensato e sta anche creando parecchio scandalo.
Una persona non ancora identificata infatti ha postato su un forum online delle foto con il commento: “guardate il mio fertilizzante! Proteine per i fiori!”
Le fotografie immortalano lo svuotamento di una sacca di plasma sanguigno in un secchio d’acqua poi presumibilmente utilizzata per le piante anch’esse ritratte nelle foto.
Il personaggio misterioso è stato talmente spavaldo da fotografare l’etichetta sulla sacca che riportava la data di scadenza del prezioso liquido vitale (10 marzo 2009 – 10 marzo 2014) ancora buono, il numero della donazione del plasma e il centro dove è stato fatto il prelievo. Naturalmente è stata aperta un’indagine in proposito.
Il vostro nerd bio-chimico preferito grazie ai potenti mezzi di Moschebianche è riuscito ad entrare in possesso di queste foto e ve le mostra di seguito. Alla prossima!

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John Provetta (collaboratore)

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