Obama for peace

obama saintLa scelta di come per la non mi ha contrariato, ma lasciato perplesso sì. Il premio, in tutte le sue declinazioni, l’ho sempre inteso o come un riconoscimento alla carriera oppure ad un risultato strabiliante o di assoluta eccellenza. Barak non rientra in nessuna delle due categorie. La propria carriera presidenziale è appena cominciata, giusto un anno degli otto che con tutta probabilità lo vedranno inquilino della Casa Bianca, mentre di risultati talmente ecclatanti da renderlo un enfant prodige non c’è traccia. Nel campo della Pace avrebbe potuto fare due cose: o vincere la al terrorismo, o riportare le truppe statunitensi sparse in giro per il mondo entro i confini nazionali. Invece non è accaduto nulla di tutto ciò, anzi ha pronunciato una frase sibillina sull’ non escludendo nessuna ipotesi sulla querelle con lo Stato rivoluzionario di Ahmadinejad. inclusa. Cosa che a me non scandalizza, anzi quando ci vuole ci vuole come insegna il nefasto spirito di Monaco, però mal si addice in bocca ad un Premio Nobel della Pace. Staremo a vedere il prosieguo del mandato obamiano, sperando che l’Accademia non abbia messo le mani avanti un po’ troppo presto e che questa investitura figlia del carico di aspettative riposte sulle spalle dello statista più potente del mondo non venga sconfessata. Comunque qualche passo nel segno della pace l’ha fatto davvero, come riporre nel cassetto il progetto dello scudo spaziale che faceva irritare non poco la Russia, ed il cercare l’intesa più ampia possibile sulla questione iraniana coinvolgendo anche cinesi e russi nonchè gli stessi mediorientali. Dopo il periodo di George W. Bush, non è poco.

Rudy Basilico Turturro (redattore)

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5 Risposte

  1. Damiano scrive:

    Anche io, nel caso dei politici, assegnerei il premio a fine carriera, tuttavia, come ho già scritto nel precedente post, non dimentichiamo l’abolizione delle scudo spaziale e l’accordo per la riduzione delle testate nucleari

  2. symbel scrive:

    Io assegnerei il premio a chi si fa il mazzo per la pace nel mondo nel nascondimento, fuori dalla ribalta, nonostante non mi sia simpatico per le sue esternazioni politiche, se lo meriterebbe più Gino Strada di Obama.

  3. Damiano scrive:

    Non c’è dubbio anche se Gino Strada no du pozzu biri…

  4. Lapo Pelosini scrive:

    mi sembra un premio “politico”, che oltretutto ad Obama farà più male che bene. Come minimo avrà le mani legate nel caso l’America debba fare la voce grossa.
    Ci sarebbe poi da discutere su chi prese il nobel per la pace in passato, ed in base a quali criteri venga assegnato.

  5. Damiano scrive:

    Beh ricordiamo che Gandhi non l’ha mai vinto mentre Kissinger e Arafat sì…

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