I lavoratori che hanno votato sì vanno difesi. Nella loro dignità, nelle loro convinzioni, nelle loro scelte. Nel loro diritto di non sentirsi eticamente di serie B. Di non essere bollati e squalificati come servi del padrone disposti a piegare la schiena pur di accettare un lavoro, a qualunque costo. Liberi, anche stavolta, da un inaccettabile ricatto morale.
Pierluigi Battista
symbel (redattore)