Venti anni di persecuzioni: sono stanco delle angherie.
Venti anni di martirio senza colpa e di sofferenza portano al suicidio.
Le parole lasciate in alcuni bigliettini dal portiere del palazzo di Via Poma coinvolto nelle indagini sull’assassionio di Simonetta Cesaroni avvenuto più di 20 anni fa, che si è suicidato poco prima di essere chiamato nuovamente a testimoniare in tribunale.