La mediocrità dei vice Santoro è testimoniata da un episodio, registrato dal “Corriere della Sera” di lunedì 15 febbraio. Giovanni Floris, quello di “Ballarò”, è andato a piangere tra le braccia di Fabio Fazio, dominus totalitario di un’altra trasmissione di Rai Tre, “Che tempo fa”. E perché piangeva il prode Floris? Sentite un po’.
“il servizio pubblico non è di tutti, ma dei partiti” ci ha rivelato il Ballorista, con l’aria di scoprire la ruota quadrata. “Se sono i partiti a decidere gli ospiti, gli argomenti e i tempi, io vengo invaso non dal pubblico ma dal partito… Se dipendesse da me, non vorrei condurre Ballarò in questa fase“.
Detto e fatto signor Floris. Si riposi per un mese, studi, scriva un libro, si diverta. Non cascherà il mondo se per qualche settimana ritornerà di moda la vecchia Tribuna elettorale. A volte era un po’ noiosa, ma sempre democratica. E sopratutto meno arrogante di una squadretta di signori che pretendono di “approfondire” le cognizioni politiche degli italiani. Senza avere né la cultura né lo stile adatti all’impresa. Ma solo tanta presunzione e molta puzza al naso. La stessa puzza che rende grotteschi i loro piagnistei da nababbi.
Approvo in pieno questa affermazione
Parole sante!
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