Sono molto più giovane di lui, e diciamo anche abbastanza esperta. Ma a tratti temo di non farcela a reggere i suoi assalti. Prende qualcosa? Me lo hanno chiesto molte volte. Non lo so, non ne ho avuto prova. Fatto sta che più di una volta spero che si addormenti. Ma quando sembra che dorma, lì dove avete capito gli piace di più farlo, con la testa fra le mie cosce, si riprende, corre in bagno, si butta sotto la doccia fredda e riparte. Facciamo così tante docce che la mattina dopo sono senza voce. Il mattino dopo, quando squilla il telefono, lui mi dice di non muovermi dal letto, che deve parlare con alcuni giornalisti, ma che torna. «Voglio ancora baciarti, tesoro, e voglio che tu mi baci ancora».
estratto da “Gradisca, Presidente” di Patrizia D’addario