Piero Marrazzo è nato, a Roma, il 29 luglio 1958.
Eletto Presidente della Regione Lazio alle elezioni del 3 e 4 Aprile 2005 con 1.628.486 voti, ha ottenuto 287.825 preferenze in più rispetto alla coalizione politica che lo sosteneva.
La famiglia è la sua vera grande passione. Ha tre figlie: Giulia , Diletta e la più piccolina, Chiara. Con loro e con Roberta, la donna della sua vita, passa tutto il tempo libero. É cresciuto, come molti ragazzi della sua generazione, frequentando l’oratorio e la parrocchia di Santa Chiara.
Suo padre, Giuseppe Marrazzo (detto Giò), è stato uno dei più grandi giornalisti, autore di inchieste su mafia e camorra, ma anche sui giovani, sulle tossicodipendenze, sulle categorie sociali. Condannato a morte dalla mafia, come ha detto il pentito Giovanni Brusca, è deceduto, nel 1985, quando il giovane Piero aveva 26 anni.
Pochi mesi dopo, ha perso anche la mamma, Luigia Spina, italo-americana, nata a Minturno e portata a New York dai suoi genitori ad appena 9 mesi, così come tanti altri abitanti del Lazio in varie epoche della nostra storia.
Da allora il giornalismo è diventato la sua vita. Laureato in Giurisprudenza, Piero Marrazzo è entrato, poco dopo, in RAI. Qui ha trascorso vent’anni ricoprendo il ruolo di conduttore e inviato del Tg2, poi di responsabile della testata regionale della Toscana ed ancora, ha lavorato, chiamato da Giovanni Minoli, alla “Cronaca in diretta” , a “Drugstories” ed agli speciali “Format”.
Negli ultimi otto anni ha condotto “Mi manda RaiTre”. Di quella magnifica esperienza non dimenticherà mai i volti delle tante madri che andavano in trasmissione a battersi per i diritti negati dei propri figli.
È stato Ambasciatore dell’Unicef, membro della Fondazione Caponnetto, il fondatore del pool antimafia di cui facevano parte Falcone e Borsellino, e della Fondazione Pertini.
(da http://www.regione.lazio.it/web2/main/sala_stampa/presidente_bio.php)
è una gogna questa? ma non eravamo contro?
Gogna?
O ipocrisia?
O boomerang?
Che necessità c’era di citare i nomi della moglie e dei figli nella biografia da pubblicare sul sito istituzionale della Regione Lazio?
cosa doveva scrivere? che gli piaceva la pillona? Che si faceva trastullare da un trans da 7 anni? non è mica una cosa così facile, soprattutto per un uomo così debole e soprattutto in una società come questa.
la minchionata della famiglia alla mulino bianco è uno schema usatssimo in un buon 90% delle biografie a scopo propagandistico, e le biografie a scopo propagandistico sono la totalità per quanto riguarda i politici contemporanei.
la cosa che non mi va giù è che allo stato delle cose pare che per te la difesa dalla gogna sia prerogativa del presidente berlusconi, che dalla gogna si difenda solo il politico che è vicino alle proprie idee. no, perché se comprensibilmente ti da fastidio questa ipocrisia di marrazzo, sarebbe interessante rileggere alla luce degli ultimi avvenimenti il giornaletto elettorale che l’attuale primo ministro mandò a tutti anni fa per le elezioni dove faceva bella mostra la sua famiglia.
proprio quel giornaletto nei giorni scorsi fu uno degli strumenti più usati e abusati di chi alla gogna metteva Silvio Berlusconi. Quindi secondo il tuo ragionamento, se tiriamo in ballo l’ipocrisia di silvietto, a sto punto la gogna presidenziale sarebbe pure giustificata. e se vogliamo andare a fondo allora andiamoci!
anche quella fu una grande ipocrisia, ma una ipocrisia che riguarda l’uomo berlusconi e per quanto mi riguarda non ho mai apprezzato gli articoli da prima pagina che parlavano così insistentemente dell’incrinamento del rapporto tra berlusconi e la sua ex moglie, e sinceramente non ho mai giudicato il presidente del consiglio per i suoi gusti sessuali. Capivo la notizia ma starci dietro mesi è una gogna.
Mi sono invece incazzato quando lo stesso berlusconi non ha voluto rendere conto alla gente delle possibili implicazioni tra sfera privata e sfera pubblica che questa notizia ha scaturito. Abbiamo tutti appreso che le escort entravano nella dimora romana del premier facevano il loro lavoro e almeno una ne è uscita candidata. senza contare che il premier ha deliberatamente saltato un incontro istituzionale per andare a letto con quelle donne.
Mi incazzo quando i vizietti privati sconfinano nella sfera pubblica, vedi il caso carfagna.
Insistere pesantemente sulla storia del travone, come fanno tutti i media, e tralasciare quella ben più grave (e direi l’unica davvero rilevante) di un politico che si trova in una posizione talmente debole da essere succube di ricattatori, ci fa capire a sto punto che le dimissioni di marrazzo sono frutto semplicemente di un giudizio morale che presume che pagare le prestazioni sessuali di un travestito sia da condananre, mentre pagare per fare sesso con più escort non sia che un gossip irrilevante. mi dispiace ma non è così che devono andare le cose.
marrazzo ha fatto la figura che ha fatto, si è dimesso (diversamente da berlusconi) e non è praticamente più presidente di niente. politicamente ha pagato e spero che i fatti di rilevanza penale vengano accertati, ma per il resto credo ormai vada lasciato in pace. Capisco che è l’argomento del momento, capisco la notizia , ma insistere così, giorno dopo giorno, scavare sempre più a fondo, questa alla fine diventa una vera e propria gogna. Considerando poi che l’oggetto rimane un uomo che, ripeto, non è più nessuno. Moschebianche è un bel sito, molto ironico, dissacrante ma anche ricco di opinioni interessanti come la tua che nel tempo secondo me, e ve lo auguro, assumeranno anche una certa autorevolezza,
Ma se vuoi un consiglio abbastanza appassionato, allora queste cose lasciatele ai giornaletti/blog scandalistici.
Ovviamente con Marrazzo si sta cavalcando l’onda. Moschebianche è arrivato un po’ in ritardo sul caso d’Addario che era nella fase calante ma gli archivi stanno a testimoniare che ne abbiamo trattato diffusamente anche in modo abbastanza accanito.
Sul fatto dei giornaletti/blog scandalistici accetto il tuo consiglio e sono perfettamente d’accordo con te solo che l’informazione deve anche trattare gli argomenti che i lettori vogliono leggere e in questo momento gli argomenti sono questi. In questo periodo moschebianche ha bisogno di farsi conoscere e sia l’episodio di Marrazzo che altre piccole sciocchezze scritte per alleggerire i contenuti, ci hanno permesso di far sapere in giro che esistiamo. Su molti articoli siamo in cima alle pagine di risultato di Google.
Sappiamo che non ci saranno sempre casi Marrazzo o D’Addario o simili e lì si vedrà se reggiamo, per ora ce la stiamo cavando egregiamente. Marrazzo ha tutta la mia solidarietà personale per il momento che sta vivendo e credo che la maggioranza dei lettori di moschebianche e mi allargherei nel dire degli italiani, comprendano il suo dolore.
Per ora la gogna che può costituire Moschebianche è poca cosa.
P.S.: il tuo commento sarebbe stato un bell’articolo, pensaci 😉
La mia solidarietà il signor Marrazzo non ce l’ha.
E non perchè una persona non possa sbagliare mentre io invece sono un santo.
Semplicemente perchè è troppo facile fare il pentito, il dispiaciuto, dichiarare di amare la propria famiglia solo perchè si è stati scoperti.
Senza quel video e l’irruzione dei carabinieri sarebbe ancora lì a spassarsela alle spalle della moglie e delle figlie….
tra l’altro lasciatemi sottolineare la stupidità di quest’uomo: in un’epoca di blog, di web, di youtube, social network ecc solo un deficiente poteva pensare di farla franca a lungo senza venire beccato…
Io non lo assolvo.Una persona che ha chiesto ed ha fatto chiedere il voto a centinaia di migliaia di cittadini in nome dei valori della legalità e della giustizia,non può e non deve permettersi comportamenti che,al di là del giudizio di natura morale che pur ha la sua importanza ,possono mettere a rischio anche il buon esito di taluni problemi di governo di una regione.
Chi ha memoria ricorderà lo scandola Profumo in Inghilterra,il ministro che nei momenti d’intimità con una finta prostituta ,ma in effetti spia al servizio di un governo straniero,le rivelava fatti di estrema riervatezza.
A chi soprattutto ricopre incarichi pubblici non sono consentiti comportamenti del genere.
Elvio Di Cesare -Pres.Ass.Reg.Lazio contro le illegalità e le mafie “A.Caponnetto”
Il signor Marrazzo ha sbagliato, tra l’altro la mia mente non riesce nemmeno ad immaginare come ci si possa trastullare con un trans senza avere conati di vomito ma io provo per lui un briciolo di compassione, molta meno di quella che provo per la moglie e la povera figliola, solo che sentire di un uomo distrutto e annientato dal dolore mi fa un po’ pena. In questo momento è un uomo solo che sta scavando un fosso a mani nude per nascondersi dentro.
Questo non toglie nulla al fatto che l’ex governatore abbia sbagliato nel non denunciare l’accaduto ma la fase “ben fatto se l’è cercata” non può durare per sempre prima o poi subentra la compassione.