Giampiero Galeazzi, il popolare Bisteccone, del quale tutto si può dire ma non che sia il tipico rappresentante della razza padana, è stato condannato al pagamento di mille euro più le spese processuali per aver detto “sei un terrone” al portiere dello stabile in cui risiede.
Sarebbe opportuno capire quale sia la linea gotica che divide la Terronia dal resto dell’Italia civilizzata. Il confine naturale del Po? Un ipotetico parallelo passante per Firenze? Oppure, da Roma in giù, Hic Sunt Leones?
Evidentemente Galeazzi si rifà a quest’ultima teoria. E’ caduto un mito, soprattutto ripensando alle storiche telecronache del Bisteccone de noantri mentre i fratelli Abbagnale vincevano un napoletanissimo oro alle Olimpiadi di Seoul o mentre l’altro scugnizzo Nargiso, in coppia peraltro col romagnolo Gaudenzi, faceva sognare l’Italia tennistica in coppa Davis. Ma forse l’epiteto terroniano non è applicabile a coloro che, superando il peccato originale della nascita in Terronia, riescono a nobilitare il nome della patria tricolore.
Non sapremo mai le motivazioni di Galeazzi. Forse è stata troppa la delusione nell’aver finalmente capito che il portiere dello stabile non era stato assunto per difendere i pali del campo di calcio condominiale.